Quando ricorrere alla chirurgia estetica?

Quando ricorrere alla chirurgia estetica? In genere, quando una persona è convinta di avere un difetto fisico molto evidente, è fermamente intenzionata a correggerlo, dunque è disponibile a sottoporsi anche subito all’intervento ad opera di uno specialista.

In realtà, tuttavia, la stessa persona deve fermarsi a riflettere in maniera più pacata e serena su questa opportunità, d'altronde un'operazione chirurgica non è certo un semplice intervento di make up, anche in considerazione del fatto che un difetto fisico può essere percepito come tale in una determinata fase della vita, per via di particolari circostanze personali o sociali, ed al contrario in altri periodi ci si riesce a convivere senza problemi.

Anzitutto, è fondamentale che l’esigenza di effettuare l’operazione nasca dalla stessa persona, e non da consigli o da critiche ricevute; può essere che una persona proprio non riesca ad accettare un suo difetto, vivendolo come un complesso e come un disagio, ed è proprio questo il caso in cui è bene iniziare a valutare la possibilità di sottoporsi ad un intervento. Nel caso in cui, al contrario, una persona decida di fare un intervento chirurgico per eliminare un difetto che viene continuamente sottolineato da altre persone, in questo caso non bisogna assolutamente procedere all’operazione, proprio perché il soggetto è spinto a farlo non per il proprio benessere psico-fisico, ma semplicemente per aderire a dei canoni estetici o comunque per piacere agli altri.

Oltretutto, non bisogna mai dimenticare che la gente non è spinta a parlare esclusivamente dal desiderio di dare dei consigli, ma anche da invidia, da cattiveria ed altri sentimenti negativi, di conseguenza non bisogna mai dare eccessivo peso alle opinioni altrui, soprattutto se provengono da persone poco vicine a noi, non dunque da familiari o da amici stretti.

Lo stesso medico chirurgo deve capire bene quando ricorrere alla chirurgia estetica effettuando un breve colloquio con il paziente, e deve saper dire di no nel caso in cui le motivazioni risultino troppo effimere o comunque legate principalmente al giudizio altrui.